Piede che striscia e paura

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  1. Wrap89
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    Ciao a tutti ragazzi, sono nuovo in questo forum anche se spesso mi sono ritrovato a leggere le vostre discussioni.
    Dico spesso perché purtroppo, come molti di voi, vivo da molti anni in una condizione di paura.
    Il post sarà un po' lungo, ma spero vi possa essere utile.
    Prima di tutto, fino ad 1 anno fa, la mia storia era basata puramente sul nulla. Ovvero mi capitava di sentire qualcuno con quella malattina, ne sentivo i sintomi e solo DOPO mi comparivano.
    Da 10 mesi a questa parte è iniziato a cambiare tutto.

    Inizia tutto nel gennaio di quest'anno, in pieno lockdown.
    Lavoro da casa (sono un freelancer) e passo quasi tutto il giorno seduto e mezzo sdraiato (per questo motivo arrivo ad avere addirittura una lipotimia).
    La mia schiena è già abbastanza provata da anni di palestra (ho 30 anni, faccio palestra da quando ne ho 20), con una protrusione accertata in L1 (se non ricordo male).
    Da piccolo ho sofferto maledettamente di problemi al piede destro, soprattutto piede piatto che mi ha comportato una tendinite al tendine d'achille (che spesso torna a farmi visita).

    I primi sintomi riguardano una sensazione strana alle mani e agli avambracci.
    Era come se fossero impacciati, soprattutto quando li ruotavo.
    Panico, terrore, fino a quando un giorno confesso il tutto ad un mio amico che è medico, da un'occhiata e mi dice "questo a me sembra decisamente tremore essenziale" e facendomi alcuni test mi fece osservare come oggettivamente quella sensazione di impaccio fosse legata a dei tremori benigni.
    Rendendomi conto di questo i sintomi cessano dopo una settimana.

    Passano due settimane e una mattina, dopo essermi alzato (siamo a fine gennaio 2021) mi accorgo di provare una sensazione strana al piede destro.
    Era come se il tallone destro fosse "molle", non a livello di appoggio, ma proprio come pelle sottostante. Mi sembrava di camminare zoppo.
    Chiedo ai miei se notano qualcosa nella camminata, ma niente. Lo stesso ai miei amici, niente. Mi riprendo anche con il telefono per cercare di notare qualcosa, ma nulla.
    Non so perché inizio a testare la forza nelle dita dei piedi (non penso manco esista un test del genere) chiudendole e cercando di aprirle una ad una col dito; mi accorgo di una cosa: il ditino più piccolo si apre molto facilmente, non ha quasi forza, anche se riesco a muoverlo su e giù senza problemi.

    Inizio fortunatamente anche a ricordare che quel ditino non si è mai chiuso completamente bene (lo notavo spesso quando facevo la doccia, parliamo di una scoperta di almeno 10 anni fa).
    Panico totale comunque, fino a quando il problema e la sensazione non traslano sul piede sinistro, scomparendo dal destro.

    Inizio a farmi una serie di test come camminata sui talloni, punte, babinski e chi più ne ha più ne metta, zero, nulla.

    Inutile dire che (essendo io un soggetto affetto da ansia e attacchi di panico) inizio a soffrire anche di fascicolazioni ad entrambe le gambe, polpacci ecc.

    Qua però noto una cosa: le fascicolazioni ( a tratti più sensazioni di vermi sotto la pelle e crampetti) sparicono se alzo le gambe e quindi associo più il problema a qualcosa legato ai miei problemi di schiena.

    Improvvisamente nuova "tragedia", inizio ad avere la sensazione di parlare male. E non è una sensazione.
    Mi spiego.
    Verso marzo inizio a sentirmi "tirare" il muscolo sotto la mandibola, soprattutto la mattina appena sveglio.
    È una sensazione tremenda che prende anche la lingua.
    I pensieri si fanno sempre più cupi, quando parlo mi da fastidio e ad un certo punto, un giorno, sbaglio a parlare. Mi esce fuori una frase dove inverto dei pezzi di parole. Una roba tipo "non sciamo settici" al posto di "non siamo scettici". Panico.

    Inizio a farlo sempre più spesso fino ad arrivare a parlare il meno possibile per la paura. Letteralmente evitavo le conversazioni e avevo un'ansia enorme prima e durante la parlata.
    Ma come tutte le cose brutte, questo sintomo non arriva da solo.
    Un giorno mi ritrovo a leggere "maledetto me" della disfagia con i liquidi. Dal giorno dopo inizio ad avere la sensazione che l'acqua mi torni su dal naso.
    In due occasioni la sento davvero dentro il naso (dal naso non è uscito assolutamente nulla).
    Panico e disperazione.
    A quel punto decido di andare dal neurologo e affrontare la cosa.

    Mi visita: il nulla.
    Il neurologo in questione ha 30 anni di carriera alle spalle ed essendo amico del padre del mio amico medico decide di controllarmi da cima a fondo.
    Quasi 1 ora e mezza di visita, ho fatto test che non pensavo esistessero, niente. L'unica cosa che mi dice è "forse dovresti vedere uno psicologo".

    E uno psicologo lo vedo si, perché io soffro di disturbo ossessivo compulsivo che in situazioni come queste diventa incontenibile.

    Passano 2 giorni dalla visita e inizio ad avvertire dolore, contemporaneamente, ai due muscoli delle mani che muovono i pollici. Dolore che mi porto appresso tutt'ora da aprile.
    Non ho cali di forza o altre cose, ma sembrano stancarsi velocemente e fanno male.
    P.s. "Stancarsi velocemente" per me è un dato relativo, visto che sono in grado tutt'ora di mantenere ben saldi in mano manubri da 50kg per parte per allenare i trapezi.

    Ora però veniamo al vero motivo per cui ho deciso di scrivere oggi.
    3 settimane fa circa sono da un cliente, mentre mi sto dirigendo dal parcheggio verso il locale mi accorgo di strisciare il piede (con il tallone, non con la punta) sull'asfalto. Accade una volta sola, non ci faccio molto caso, la strada in quel punto è oggettivamente dissestata.

    La sera dopo sono da un altro cliente, sto camminando e trac, ancora, sempre il piede destro. Anche qua la strada era oggettivamente dissestata.
    Improvvisamente mi sovviene l'episodio della sera precedente ed inizia il terrore.
    Anche in questo caso non la punta, ma il tallone o comunque la parte dietro del piede.

    Il giorno dopo decido, come un bravo genio, di regalarmi quasi 1 ora di camminata sui talloni per controllare che vada tutto bene.
    Ovviamente tutto perfetto, se non fosse che dopo quasi 1 ora inizio a fare fatica a praticarla.
    Smetto per 10 minuti, riprovo, panico! Non riesco più a stare sul tallone con il piede sinistro.
    Disperazione totale.

    Provo a calmarmi e lasciare perdere fino a quando, dopo qualche ora, inizio a sentire dolori molto forti sotto il ginocchio della gamba sinistra, poi dolore al quadricipite e infine dolore alla schiena (dove ho la protrusione). Dolori che al 100% non avevo prima di fare il babbeo per 1 ora.

    Ad un certo punto inizia un dolore che parte da gluteo, scende nella coscia e si irradia esternamente sul polpaccio sinistro. Sciatica.
    Mi sono procurato la sciatica camminando forzatamente sui talloni per 1 ora (so bene di cosa si tratta perché ne soffro).

    Spavaldamente riprovo la camminata sui talloni per pochi minuti e tutto funziona bene, come funziona benissimo nei giorni successivi dove vado come un treno (lo tesso vale sulle punte, babinski ecc).

    Non ci penso più per 2 settimane e niente fino a quando una sera, di colpo, mi sovviene il pensiero "ma com'è possibile che abbia strisciato il piede due volte di fila?". Questo si chiama pensiero intrusivo e fa parte del disturbo ossessivo compulsivo.
    Da quel momento inizio ad avere paura di camminare perché temo mi ricapiti.

    Da notare che arrivavo da due settimane, dopo i due episodi, di nulla cosmico, manco mi ricordavo più (e ovviamente non avevo più strisciato nulla.

    Nel momento in cui inizia la paura esco di casa martedì per andare in farmacia, mentre sto tornando scendo uno scivolo e quando la strada si raddrizza tac, strisciata (molto minimal devo dire) con tallone piede destro.

    Questa mattina, ed è il motivo per cui ho scritto, en plein e doppietta clamorosa.
    Attraverso la strada e tac, strisciata col piede destro, dopo 20 metri dislivello (che non avevo notato perché coperto dalle foglie) e strisciata pure col piede sinistro (sempre centro piede, non punta).

    La domanda è: devo prendere in considerazione di andare da un neurologo?

    Ovviamente ho provato a vedere se ho un eventuale piede cadente, cammino normalmente (mi sono ripreso) tallone-punta (cioè appoggio prima uno e poi l'altra senza dover forzare nulla), ho provato anche a sedermi con le gambe a penzoloni e tirare in sù piedi e dita, ovviamente nulla, potresti stare dei giorni in quella posizione senza la minima fatica.
    Cammino tranquillamente sui talloni, stessa cosa sulle punte, cammino bene ad occhi chiusi, riesco a stare sdraiato con le gambe 90 gradi senza che una delle due si abbassi e in palestra sto avendo una continua PROGRESSIONE di forza sulle gambe.

    4 settimane fa facevo 300kg di pressa x6 colpi
    3 settimane fa sono salito a 310 x4
    2 settimane fa sono passato a 320 x3

    Faccio affondi sulle singole gambe e anche li il carico è sempre in progressione.

    Faccio gli scalini tranquillamente, non sento le gambe pesanti e apparentemente (almeno fino ad ora) le mie punte dei piedi viaggiano bene.

    Cosa devo fare ragazzi secondo voi?
    Questi elementi sono abbastanza per pensare che non sia nulla (se non ansia o somatizzazione) oppure è meglio approfondire?

    Grazie per le eventuali risposte e scusate se mi sono dilungato.
     
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  2. Tripticene
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    Direi che il tuo problema si configura con quello che oserei definire una psicosi a sfondo ipocondriaco. In un messaggio così lungo, non c'è un solo sintomo che abbia senso e che debba essere preso minimamente sul serio, se non una forte componente psicologica. Siamo nel solito giro fatto di palestra, manubri da 50 kg, pressa da 300 kg, 1 ora sui talloni, tutta roba senza senso. Poi ti dirò, gli esercizi in palestra non hanno alcun significato diagnostico, altrimenti userebbero questi test al posto di sofisticati esami strumentali. Le patologie neurodegenerative non hanno bisogno di prove di forza. Il deficit motorio è caratterizzato dalla perdita del movimento, e non dal fare 150 kg al posto di 300 kg.

    Infine, da persona che si allenava in palestra, ti posso garantire che questi carichi eccessivi sono veleno per la salute, soprattutto per il cuore. Se carichi così tanto, rischi l'ipertrofia del ventricolo sinistro e l'insorgere di aritmie dovute a cambiamenti strutturali, oppure all'esposizione continua a catecolamine. Mi pare di aver capito che hai problemi alla lombare, non mi sembra sensato caricare 300 kg di pressa. A lungo andare, potresti sortire l'effetto contrario dei tuoi test, ossia i test che usavi per sentirti sano potrebbero compromettere la tua salute. Il problema di fondo che va affrontato e risolto è il disturbo ossessivo compulsivo. Nel momento in cui fai tutti questi carichi stai compiendo un rituale, ma ragionandoci a mente fredda, magari non è neppure ciò che vuoi veramente, altrimenti con un buon equilibrio tra mente e corpo, non ti sentiresti così malato. Ciao.
     
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1 replies since 28/10/2021, 12:27   417 views
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