La mia storia(di paura,ovviamente)

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  1. RayLight
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    Di solito sconsiglio la EMG, ma in questo caso è la soluzione migliore. Ti faccio l'esempio di una malattia benigna che può portare denervazione: il tunnel carpale. La compressione del nervo porta un'atrofia progressiva dei muscoli della mano. Anche la SLA può portare lo stesso tipo di sintomo, eppure il tunnel carpale è cosa assai banale a confronto. In passato, quando ho fatto le mie visite, c'erano diverse persone anziane con questo tipo di sintomi, tra cui un signore che aveva perso quasi tutto il muscolo abduttore del pollice. In questo caso, si prescrive una EMG all'arto interessato per capire i danni della malattia. Nessuno prescrive una EMG ai quattro arti per scongiurare la SLA perché questa malattia mostra dei sintomi di esordio ben precisi e se non c'è un motivo, una invalidità che può portare a pensare ad una simile catastrofe, nessun medico dotato di un minimo di buon senso la prenderebbe mai in considerazione. ORA, se un paziente con il tunnel carpale che ha segni di denervazione nella EMG, potrebbe avere anche fascicolazioni (benigne) in altre parti del corpo (principio di sovrapposizione degli effetti), ed arrivare a fissarsi di avere la SLA e non il tunnel carpale. Il suo dubbio potrebbe arrivare ad insinuarsi fino al punto di pensare che è possibile che abbia il tunnel carpale e la SLA allo stesso tempo, perché ha trovato la notizia sulla denervazione così sconcertante e attinente ai suoi timori da non riuscire più a pensare ad altro. In quel caso, non esiste altro rimedio se non eseguire una EMG ai quattro arti per convincere il paziente che non ha alcuna malattia. E se non basta la prima, si fa la seconda, e la terza, fino a quando il paziente non si convince. Perché un dubbio simile può portare davvero a perdere la testa. Mio padre adesso è ridotto a letto, come un vegetale, per il timore di avere una malattia. Gli sarebbe bastato fare un esame. Adesso è ridotto così male per via della sua immobilità forzata, che quell'esame non ha più senso neppure farglielo. Invalido al 100%. Se avesse fatto quel test, non dico che si sarebbe convinto, ma forse non avrebbe avuto più alcuna scusa alla quale aggrapparsi per sostenere la tesi di essere malato e in procinto di morire, da 3 anni a questa parte, ogni giorno che Dio crea. Forse. Per questo motivo è importante che un paziente giovane, che è ancora in tempo per evitare la catastrofe, si faccia tutti gli esami che reputa necessari per il bene della propria psiche, senza alcuna restrizione, quando si raggiunge una simile stato psicotico.

    Ah, riguardo quella storia fastidiosa che gli ingegneri vedono solo il 2+2=4, anche in medicina, da laureato in ingegneria, posso dire che è una scempiaggine detta da persone che non hanno capito nulla. Più un sistema è complesso e costituito da variabili e più la descrizione del suo comportamento è complessa, per cui non si applicano le regole elementari dell'aritmetica ancorate a schemi certi ed evidenti (da cui il famoso 2+2=4), ma soluzioni complesse che spesso possono risultare controintuitive secondo la logica comune. La risposta in frequenza di in sistema LTI, ad esempio, è descritta da un insieme di equazioni differenziali, ed è spesso solo la versione semplificata di un modello, che non ha comportamenti evidenti. Il corpo umano è un sistema molto ma molto più complesso, non lineare tempo variante, che trova forse analogia con le moderne reti informatiche ad estensione globale. Un buon ingegnere informatico, ad esempio, sa benissimo che il problema di comunicazione di un'intera regione non trova una soluzione evidente, bensì molto complessa e basata sulla considerazione di tutte le variabili del sistema, anche quelle in apparenza più irrilevanti, che è lo stesso che farebbe un buon medico quando deve formulare una diagnosi. Se non vi fosse una minima correlazione tra causa e effetto, sarebbe il caos, niente avrebbe senso. Il problema subentra quando le variabili di un sistema e le possibili interazioni creano un ingarbuglio tale che la soluzione non è così apparente così come vorrebbe la logica comune, quella che si aggrappa al common sense e cerca le soluzioni più evidenti. Chi non ha capito questo, mi fa capire di non aver capito nulla.

    A tal proposito, vi propongo un piccolo quesito di pensiero laterale che io ho risolto in poco tempo senza mai guardare la soluzione, tuttavia ragionandoci. A tre condannati a morte viene data la possibilità di salvarsi la vita. I condannati vengono fatti sedere in fila. Il primo può vedere i due che ha davanti, il secondo solo il terzo mentre il terzo non può vedere nulla. In una cesta vi sono 5 cappelli, tre bianchi e due neri, ed i condannati sono tenuti a saperlo. Vengono estratti a sorte tre cappelli dalla cesta e posti sulla testa dei condannati. Viene chiesto ad ogni condannato qual è il colore del cappello che ha in testa, iniziando in ordine dal primo fino all'ultimo. Il condannato che sarà in grado di indovinare il colore, avrà salva la vita, mentre chi non sa rispondere verrà giustiziato. Al primo condannato viene chiesto il colore e non sa rispondere, per cui viene ucciso. Anche il secondo non è in grado di rispondere, per cui viene giustiziato. Il terzo, invece, è in grado di rispondere e quindi viene graziato. Come avrà fatto? Di che colore era il suo cappello?

    ORA, essendo l'unico che non era in grado di vedere il colore del cappello degli altri, la logica comune avrebbe suggerito che fosse il più svantaggiato. In realtà non è così. I condannati sapevano benissimo che nella cesta vi erano tre cappelli bianchi e due neri. Se il primo avesse visto due cappelli neri nella testa del secondo e del terzo, non avrebbe avuto dubbi che il suo fosse stato il bianco. Non sapendo rispondere, il secondo ha dedotto dal dubbio del primo che i due cappelli dovevano essere per forza uno bianco e uno nero, o uno nero e uno bianco, o tutti e due bianchi, ma non tutti e due neri. Dunque, se il terzo avesse avuto un cappello nero, non vi sarebbe stato alcun dubbio che il cappello del secondo fosse stato bianco, perché non potevano esserci due cappelli neri allo stesso tempo. Tuttavia non ha saputo rispondere, per cui il terzo ne ha dedotto che il suo cappello doveva essere per forza quello bianco, e sapendo rispondere, si è salvato la vita.

    Com'è possibile vedere, anche negli scenari più semplici, la soluzione non è mai evidente, figuriamoci in un sistema complesso come quello del corpo umano. E questo un ingegnere lo sa molto bene.
     
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460 replies since 10/5/2017, 19:44   23573 views
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